LEGGE BILANCIO 2018: cedolare secca anche per gli affitti commerciali
Adozione del regime della cedolare secca anche per le locazioni di immobili commerciali e stabilizzazione dell’aliquota del 10 per cento per le locazioni a canone calmierato. Sono le proposte avanzate da Confedilizia nel corso dell’audizione sulla legge di Bilancio 2018, che si tenuta il 6 novembre 2017 presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Nel corso dell’audizione del 6 novembre 2017, svoltasi dinanzi le Commissioni Bilancio di Camera e Senato, sul disegno di legge di Bilancio 2018, Confedilizia ha avanzato alcune proposte di modifica/integrazione al contenuto del provvedimento.
In particolare, Confedilizia ha evidenziato la necessità di:
– introdurre la cedolare secca anche per quanto concerne la locazione degli immobili commerciali. Si tratterebbe di una misura strutturale e pro crescita (la proposta è sostenuta anche dalle organizzazioni dei commercianti, controparti dei proprietari nei contratti di locazione);
– stabilizzare l’aliquota del 10 per cento della cedolare prevista per le abitazioni a canone calmierato. L’aliquota è attualmente applicabile solo in via provvisoria (inizialmente era stata prevista per un quadriennio con scadenza al 31 dicembre prossimo; il Ddl Bilancio 2018, nella sua formulazione attuale, prevede la sua proroga fino al 2019).
“Proseguire con questo regime fiscale”, ha detto in audizione il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, “è indispensabile per mantenere un minimo di attrattività ad una modalità di affitto che è stata mortificata dall’aumento di tassazione patrimoniale avviato nel 2012. Tuttavia, considerata la durata quinquennale dei contratti interessati, limitare la proroga a due anni rischia di impedire l’effetto incentivante dell’aliquota e il conseguente calmieramento dei canoni”.
Confedilizia ha altresì considerato positive alcune misure previste con il disegno di legge, quali ad esempio:
– la sterilizzazione degli aumenti delle aliquote IVA;
– la proroga delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie e acquisto di mobili;
– il nuovo bonus verde
– l’estensione alle società immobiliari (precedentemente escluse) dei piani individuali di risparmio (PIR);
– la previsione di una detrazione per i premi delle polizze catastrofali riguardanti le abitazioni.
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