BONUS ASSUNZIONI GIOVANI: AL VIA ALTRE DUE AGEVOLAZIONI
L’Anpal, la nuova agenzia nazionale per l’impiego, ha rifinanziato due agevolazioni già operative per l’anno 2017: l’incentivo occupazione giovani chiamato “Incentivo occupazione Neet” e l’incentivo occupazione Sud chiamato “Incentivo occupazione Mezzogiorno”. Il primo incentivo,operativo su tutto il territorio nazionale (eccetto la provincia autonoma di Bolzano), premia le assunzioni effettuate nel 2018 di giovani d’età compresa da 16 a 29 anni iscritti a Garanzia Giovani (vedi riquadro in basso); il secondo, operativo soltanto nel Mezzogiorno (Basilicata, Puglia, Calabria, Campania, Sicilia, Molise,Abruzzo e Sardegna), premia le assunzioni di giovani d’età compresa da 16 a 34 anni, nonché i soggetti con almeno 35 anni a certe condizioni, tra cui l’essere privi d’impiego da almeno sei mesi. Entrambi gli incentivi riconoscono, al datore di lavoro che assume, lo sgravio totale dei contributi dovuti all’Inps,per un periodo di 12 mesi dall’assunzione, fino all’importo massimo di 8.060 euro. Aspetto interessante è che i due incentivi possono essere cumulati con il bonus occupazione introdotto dalla legge Bilancio 2018 (sgravio del 50/100 per cento per 36 mesi fino a 3.000 euro annui). In pratica, quando termina l’incentivo del 100% (che dura un anno), può, sfruttare per il tempo residuo (cioè per altri due anni) l’incentivo del 50%.
INCENTIVO OCCUPAZIONE “NEET”
Il primo incentivo, come accennato, opera sull’intero territorio nazionale, con esclusione della provincia autonoma di Bolzano. Ha un budget di risorse complessivo pari a 100 milioni di euro entro cui l’Inps, che ha competenza della completa gestione dell’incentivo, potrà riconoscere il bonus ai datori di lavoro. L’incentivo si rivolge esclusivamente ai datori di lavoro privati (è escluso il settore pubblico) che assumano giovani iscritti alla Garanzia Giovani d’età compresa tra 16 e 29 anni (che abbiano assolto al diritto dovere all’istruzione e formazione, se minorenni), non inseriti in percorsi di studio e disoccupati. L’incentivo è riconosciuto per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 nei limiti delle disponibilità finanziarie che ammontano, come detto, a 100 milioni di euro. L’incentivo spetta per le assunzioni effettuate con una delle seguenti tipologie di contratto: tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione (cioè assunzioni fatte da Agenzie per il lavoro per poi “affittarli” a imprese); apprendistato professionalizzante (detto anche di mestiere). Si fa notare che, rispetto all’anno scorso, non c’è più la possibilità di fruire dell’incentivo in caso di assunzione a termine. L’incentivo è riconosciuto anche in caso di lavoro a tempo parziale, ovviamente in una misura proporzionalmente ridotta in funzione del minore orario di lavoro e occupazione. È, invece, escluso per assunzioni con contratto di lavoro domestico, occasionale e intermittente.
INCENTIVO OCCUPAZIONE “MEZZOGIORNO
Il secondo incentivo non opera su tutto il territorio nazionale, ma limitatamente alle regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e a quelle “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna). Attenzione: il vincolo territoriale si intende rispettato se in tali regioni è ubicata la sede di lavoro presso la quale viene fatta l’assunzione, indipendentemente dalla residenza della persona che viene assunta. In caso di modifica del luogo di lavoro, fuori dalle regioni coperte dal bonus, si decade dall’incentivo a partire dal mese successivo a quello del trasferimento del lavoratore. L’incentivo ha un budget di risorse complessivo pari a 200 milioni di euro (sono state 530 milioni per il 2017). L’incentivo si rivolge esclusivamente ai datori di lavoro privati (è escluso il settore pubblico) che assumano persone disoccupate in possesso di una delle seguenti caratteristiche: giovani di età compresa tra i 16 anni e 34 anni; lavoratori con 35 anni e oltre, privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, che non abbiano avuto un rapporto di lavoro negli ultimi sei mesi con lo stesso datore di lavoro che li assume. L’incentivo è riconosciuto per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018 nei limiti delle disponibilità finanziarie, pari, come detto, a 200 milioni di euro. L’incentivo è riconosciuto ai datori di lavoro che assumano con una delle seguenti tipologie contrattuali: contratto a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione (cioè assunzioni fatte da Agenzie per il lavoro per poi “affittare” i lavoratori a imprese); apprendistato professionalizzante (detto anche di mestiere). Rispetto all’anno scorso non c’è più possibilità di fruire dell’incentivo in caso di conversione di un rapporto a termine. L’incentivo è riconosciuto anche in caso di lavoro a tempo parziale, ovviamente in una misura proporzionalmente ridotta in funzione del minore orario di lavoro e occupazione. È invece escluso per le assunzioni con contratto di lavoro domestico, occasionale e intermittente. L’importo dell’incentivo è pari ai contributi dovuti all’Inps dal datore di lavoro, con esclusione di premi dovuti all’Inail, per un periodo di 12 mesi a partire dalla data di assunzione, entro un importo massimo di 8.060 euro per giovane assunto. In caso di assunzione a tempo parziale il massimale (8.060 euro) è proporzionalmente ridotto. L’incentivo deve essere fruito, a pena di decadenza, entro il termine del 29 febbraio 2020. Ciò significa che è fino a questa data che il datore di lavoro avrà la possibilità di indicare l’importo dell’incentivo cui ha diritto su una delle denunce mensili (Uniemens), per poter poi versare un importo inferiore di contributi e tasse attraverso il modello F24. La regola “de minimis” Come perl’incentivo occupazione Neet già visto, anche l’incentivo occupazione Mezzogiorno è fruibile nel rispetto della regola de minimis. Per cui il datore di lavoro dovrà verificare se, nel corso dei precedenti tre anni a partire dall’assunzione agevolata, non abbia fruito per più di 200 mila euro di agevolazioni(se il tetto risulta superato non può fruire dell’incentivo). Alla regola de minimis, però, si può derogare in due ipotesi (in questi casi, cioè, i bonus si possono fruire oltre il limite): per i giovani d’età compresa tra 16 e 24 anni qualora l’assunzione comporti un incremento occupazionale dell’azienda; per i giovani d’età compresa tra 25 e 34 anni qualora l’assunzione comporti un incremento occupazionale e ricorra una delle seguenti condizioni: si tratti di giovane privo di impiego regolarmente retributivo da almeno sei mesi; si tratti di giovane non in possesso di un diploma di secondo grado o altra qualifica o abbia completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni e non abbia ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito; si tratti di occupazione in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna superiore al 25%. Queste professioni e settori sono fissati e aggiornati con decreto ogni anno; quelli validi nel 2018 sono indicati dal decreto 10 novembre 2017 e sono: agricoltura; industria (costruzioni; industria estrattiva; acqua e gestione rifiuti; industria energetica; industria manifatturiera); servizi(trasporto e magazzinaggio; informazione e comunicazione; servizi generali della pubblica amministrazione). Procedura per l’ammissione all’incentivo Anche la procedura di ammissione all’incentivo occupazione Mezzogiorno è la stessa prevista per l’incentivo operativo sull’intero territorio nazionale (alla quale si rimanda). Anche in tal caso, inoltre, l’Inps può autorizzare l’incentivo nei limiti delle risorse disponibili(200 milioni di euro), secondo l’ordine cronologico di presentazione dell’istanza di prenotazione. Per le assunzioni già effettuate dal 1° gennaio e fino a giorno di pubblicazione della circolare dell’Inps, l’autorizzazione del bonus segue l’ordine cronologico di decorrenza dell’assunzione.
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